La vegetazione del Promontorio di Portofino, in ragione delle caratteristiche di insolazione, ventosità, umidità, pendio e microclima, si caratterizza per una elevata ricchezza.
I versanti marittimi meridionali sono caratterizzati da piante tipicamente mediterranee, con presenza preponderante di specie sempreverdi adattate a condizioni di elevate temperature e ridotta piovosità.
Le principali formazioni osservabili sono:
- La vegetazione della costa: presente sulle rupi a picco sul mare, composta da poche specie resistenti alla salinità e al vento nonché alla scarsità di terreno disponibile; tipici esempi sono il Finocchio marino (Chrithmum maritimum) e la Statice cordata (Limonium cordatum).
Al di sopra di questa fascia, soggette a condizioni climatiche meno severe rispetto alle precedenti, si trovano piante di piccole dimensioni quali l’Euforbia spinosa (Euphorbia spinosa) ed esemplari del genere Sedum (ad esempio S. album), sui versanti marittimi più esposti al sole; l’Edera (Edera helix), il Polipodio volgare (Polypodium vulgare) e la Sassifraga spatolata (Saxifraga cochlearis), sulle rocce più umide e ombreggiate.
- Gariga: questa associazione di piante, tipica dei versanti marittimi, è caratterizzata da una copertura discontinua e rada del terreno ed è formata da molti degli elementi della macchia, tra cui la Ginestra (Spartium junceum), Ginestra spinosa (Calycotome spinosa), Cisto femmina (Cistus salvifolius) Timo (Thymus vulgaris), Euforbia arborea (Euphorbia dendroides) e da una sorprendente varietà di erbe aromatiche.
- Ampelodesmeto: questa particolare tipo di vegetazione si caratterizza per essere una prateria dominata dall’Ampelodesmos mauritanicus, nota a livello locale come erba lisca, al suo limite settentrionale di diffusione.
- Macchia mediterranea: il termine indica un complesso di associazioni vegetali costituite da specie sempreverdi arbustive, quali Mirto (Myrtus communis), Lentisco (Pistacia lentiscus), Alaterno (Rhamnus alaternus), Terebinto (Pistacia terebinthus), Fillirea (Phillyrea latifolia) e arboree quali Corbezzolo (Arbutus unedo), Orniello (Fraxinus ornus) e Leccio (Quercus ilex) nonchè lianose: Stracciabraghe (Smilax aspera), Robbia (Rubia peregrina), Fiammola (Clematis flammula).
- Pineta: sul Promontorio sono presenti tre specie principali di Pino: Pino domestico (Pinus pinea), Pino marittimo (Pinus pinaster) e Pino d’Aleppo (Pinus halepensis), delle quali solo le ultime due formano vere e proprie pinete.
- Lecceta: è costituita da boschi puri di Quercus ilex, i cui esemplari formano un fitto manto di copertura che determina un sottobosco ombroso e povero di specie vegetali.
Nelle zone più interne del Promontorio, sui versanti settentrionali meno influenzate dall’azione mitigatrice del mare, le principali associazioni vegetali osservabili sono:
- Castagneto: il Castagno (Castanea sativa) si presenta in formazioni naturalizzate, derivate dalle forme di coltura sviluppate dall’uomo, ovvero bosco da frutto, in cui dominano piante di grandi dimensioni, e il bosco ceduo, composto da ceppaie da cui dipartono numerosi piccoli tronchi (polloni).
- Bosco misto mesofilo: tipico di aree esposte a nord la cui specie principale è il Carpino nero (Ostrya carpinifolia) al quale sono associati, in funzione delle caratteristiche microclimatiche, l’Orniello (Fraxinus ornus), il Castagno (Castanea sativa), il Maggiociondolo (Laburnum anagyroides), la Roverella (Quercus pubescens) e, nelle aree più calde, il Leccio (Quercus ilex).
- Vegetazione riparia: questa vegetazione, presente sulle rive dei torrenti e in prossimità di sorgenti (ad esempio nella Valle dei Mulini) è costituita da specie arboree come il Sambuco nero (Sambucus nigra) e l’Ontano nero (Alnus glutinosa) e da numerose felci.