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Norms of Behavior

Impariamo le norme di comportamento in un Parco

IN BICICLETTA NEL PARCO

Usare la bicicletta nel parco è possibile solo su alcuni tratti di strade e sentieri seguendo l‘apposita segnaletica TRIANGOLO VERDE IN CAMPO BIANCO che indica anche la direzione permessa (alcuni sentieri sono vietati in toto, altri possono essere percorsi solo a salire e altri solo a scendere, come indicato nella cartina allegata)
Tutti i giorni dal 1° aprile al 30 giugno ed in tutte le giornate prefestive e festive è vietato circolare con la bicicletta, se non opportunamente autorizzati.
Durante l’ uso della bicicletta nel parco utilizza una velocità moderata. Evita il gruppo, mantieni la destra, dai la precedenza ai fruitori a piedi, evitando frenate brusche e rumori molesti. Resta sempre rigorosamente sui sentieri abilitati alla percorrenza, senza uscire dal tracciato degli stessi I membri di alcune associazioni di volontariato sono autorizzati ad utilizzare la bicicletta a scopo di controllo e monitoraggio dell’Area Parco. Sono riconoscibili dagli appositi contrassegni. Il mancato rispetto dei tempi e delle indicazioni imposte dal Regolamento di Fruizione comporta una sanzione amministrativa.

Guarda la cartina con i sentieri transitabili >>
 

VIETATO L'ACCESSO DEI VEICOLI A MOTORE

Nel parco non si può circolare con mezzi motorizzati ad eccezione delle strade comunali. Per il personale di vigilanza e di soccorso e i residenti autorizzati lungo alcuni tratti, esistono delle deroghe specifiche.I mezzi motorizzati producono rumori, inquinamenti e sono fonte di pericolo per chi visita a piedi il parco, risultando incompatibili con le sue aree naturali.

 

 

 

RISPETTARE GLI ANIMALI

Gli animali che vivono nell’area protetta non devono subire in alcun modo disturbo per la presenza dell’uomo. Evitiamo quindi schiamazzi, rumori inutili, inseguimenti e foto troppo ravvicinate.È vietato inoltre dare da mangiare agli animali selvatici, che con una progressiva dipendenza dall’uomo possono perdere le proprie capacità competitive in natura o, come i cinghiali, essere, in particolari contesti, una potenziale minaccia per i visitatori.

 

 

NON ASPORTARE ROCCE E MINERALI

Raccogliere minerali, rocce e fossili significa alterare e danneggiare il paesaggio naturale obiettivo della tutela del Parco e il motivo per visitarlo ora e nel futuro.

 

 

 

 

 

SEGUIRE I SENTIERI SEGNALATI

Non abbandonare mai i sentieri di libera fruizione, così eviterai di perderti e di danneggiare il suolo favorendo in questo modo la sua erosione.

 

 

 

 

 

NON ABBANDONARE I RIFIUTI

Nel parco, ad eccezione delle aree urbanizzate, non esistono contenitori per i rifiuti, perché, oltre ai costi di gestione, l’esperienza ha dimostrato diventare oggetto di riferimento per gli animali selvatici, con conseguenti danneggiamenti ai materiali, spargimento di spazzatura e pericolo per gli animali stessi che possono restare catturati nei bidoni. La pulizia della parte naturale del Parco dipende quindi esclusivamente dal nostro rispetto per l’ambiente, non dobbiamo dunque abbandonare i rifiuti, che vanno raccolti accuratamente e depositati in uno dei cassonetti predisposti alle principali porte di accesso al parco perché anche i materiali biodegradabili, come ad esempio i tovagliolini di carta, impiegano anni prima di decomporsi. Alcuni rifiuti, inoltre, possono essere pericolosi perché taglienti (es. vetro, scatolette di metallo aperte…) oppure perché diventano trappole mortali per piccoli roditori e insetti (es. lattine, bottiglie, contenitori di plastica). Anche per motivi estetici è bene non lasciare la minima traccia del nostro passaggio, raccogliendo, quando possibile, anche i rifiuti lasciati da altre persone meno rispettose di noi.

 

RISPETTARE ALBERI E FIORI

Non dimentichiamo che gli elementi della natura e del paesaggio hanno una loro funzione nel luogo in cui vivono. Tutte le piante e i fiori non esistono solo per il nostro piacere personale, ma sono necessari all'ambiente naturale.
Ancorché esista il Regolamento di Fruizione che regolamenta possibili prelievi, evitiamo di asportarli o di danneggiarli.

 

 

 

NON DANNEGGIARE LA SEGNALETICA E LE ALTRE STRUTTURE 

La segnaletica e le altre strutture del parco sono ad uso pubblico e devono essere utilizzate nel rispetto della loro integrità, senza manometterle o danneggiarle in alcun modo. Ricordiamo che gli atti di vandalismo sono perseguiti per legge e che tali materiali sono stai acquistati con i soldi di tutti.

 

 

 

 

NON FARE RUMORI ECCESSIVI

All’interno dell’area protetta è altresì vietato produrre rumori molesti, urla e schiamazzi od altri suoni che possono arrecare disturbo agli animali ed alla quiete dei luoghi.
Per particolari attività che possono generare rumore, informarsi presso i comuni del parco per prendere visione dei regolamenti in materia.

 

 

 

 

TENERE I CANI AL GUINZAGLIO DURANTE LA PERCORRENZA DEI SENTIERI DEL PARCO

I cani liberi, essendo predatori naturali, possono disturbare gli animali selvatici che vivono nel parco, quali tassi, volpi, faine, porcospini e altri. Nel Parco di Portofino sono presenti diversi animali selvatici come tassi, volpi, faine, porcospini e altri reintrodotti come cinghiali e capre domestiche oggi inselvatichite. Ancorché di norma, i cinghiali siano animali diffidenti che evitano l’uomo,  quando disturbati da cani non assicurati al guinzaglio, possono avere reazioni pericolose anche fatali per cani non espressamente addestrati, come testimoniano fatti recentemente accaduti anche nel Parco. Tra le persone che frequentano il Parco, inoltre, ci sono visitatori che possono avere paura dei cani: rispettiamole! Restano salve le deroghe per i cani specializzati – cani guida – cani da soccorso. 
Regolamento di fruizione:  Art. 4 “ Norme di comportamento”, comma  1,  lettera  e
Sanzione prevista  50 euro. Si ricorda che le sanzioni possono essere comminate dagli agenti di tutte le unità di vigilanza.

 

RISPETTARE GLI ABITANTI E IL LAVORO DEI CONTADINI

Rispettiamo il lavoro dei contadini e gli abitanti dei luoghi visitati: siamo loro ospiti, quindi non asportiamo frutti, né in coltivi, boschi e prati, anche se da tempo non curati.