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La Geomorfologia

Il Promontorio di Portofino si caratterizza per la notevole quota altitudinale (610 m) raggiunta dall’omonimo Monte, in relazione alla vicinanza con la linea di costa, circa un chilometro, in corrispondenza di Cala dell’Oro.

 

Mentre il litorale da Genova a Chiavari, costituito da Calcari del Monte Antola, non particolarmente resistenti all’azione erosiva meteorica e marina, ha subito un progressivo arretramento della linea di costa, il Promontorio, costituito dal più resistente Conglomerato di Portofino, è stato soggetto a fenomeni erosivi di minor entità ed è un esempio della linea di costa frastagliata.

La costa meridionale del Promontorio, sviluppata per una lunghezza di circa sei chilometri, si caratterizza, come il prospiciente fondale marino, per la complessa forma e l’elevata pendenza, con presenza di torrioni e grotte.

Anche il versante occidentale, costituito da Calcari del Monte Antola, pur meno movimentato, si caratterizza per la notevole pendenza in quanto sottoposto all’attività erosiva del moto ondoso, sostenuto dal vento di libeccio, con un attivo scalzamento della linea di costa.

La costa orientale, soggetta al modesto moto ondoso generato dai venti di levante, è sottoposta ad una azione erosiva meno accentuata e si caratterizza per la presenza discontinua di spiagge, talvolta anche estese.

 

La discontinuità geologica del Promontorio è all’origine di causa una complessa idrografia, in cui sono identificabili quattro spartiacque principali:

  • A Nord verso il Monte di Ruta

 

  • A Ovest in direzione San Rocco – Camogli

 

  • A Sud-Ovest delimitando il Vallone di Cala dell’Oro

 

  • A Est, verso Nozarego e a Sud–Est, verso il Monte Pollone, che con le sue numerose sorgenti perenni alimenta verso Paraggi la Valle dell’Acqua Viva e la Valle dell’Acqua Morta.